Seafile Banana PI – un home cloud personale

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Introduzione a Seafile su Banana PI

Per chi non conoscesse questa board, il Banana PI è una piastra stile Raspberry ma più performante: dual core, un giga di ram, attacco sata per l’hard disk e scheda ethernet 10/100/1000. Se ne aveste bisogno, ho scritto varie guide su come installare e configurare il sistema operativo. In questa guida prendo in considerazione il s.o. bananian basato su debian.

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Banana PI server – Samba, Cups, Sane

Samba, Cups e Sane su Banana PI PRO server

Configura il Banana PI (referral link) perché diventi un server di condivisione delle risorse.

Premessa

Questo articolo è rivolto a chi ha installato una distro Debian o una sua derivata, come Ubuntu o Mint, sul Banana PI e intende collegare una stampante multifunzione via USB e un hard disk USB per condividere le risorse nella rete.

Banana PI

Specifiche tecniche del Banana PI

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Banana PI/PRO: Guida all’avvio da Hard Disk

Obiettivo:

Questa guida è rivolta a chi ha un Banana Pi (funziona anche con Banana Pro) con installato Debian Jessie. Lo scopo è far bootare il BPI da SD card (fatto imprescindibile) e far in seguito avviare il sistema operativo da un dispositivo esterno, sia esso una chiavetta USB, un HDD sata o USB, un SSD. Ovviamente attaccando il disco alla porta sata si avrà una velocità maggiore che utilizzando la porta USB (2.0 sul BPI).

Questa procedura è altamente consigliata perché le schede SD, per loro natura, sono soggette a facile usura se sottoposte a frequenti scrittura e lettura dati, come, ad esempio, l’avvio del sistema operativo, l’installazione dei pacchetti e del software, la scrittura dati temporanei e quant’altro. Quindi caricare il s.o. da un altro dispositivo allungherà la vita della nostra scheda SD (oltre ad ampliare a piacimento lo spazio a disposizione).

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